ANDREA CLAUDIO GALLUZZO, Stefano Cordero di Montezemolo, Luciano Artusi, Stefano Guelfi Camaiani, Oleg Sisi, Massimo Cecchi, Tommaso Conforti
Vespucci non è solo un esploratore ma è prima e soprattutto un mercante, un imprenditore. Egli rappresenta una delle nazioni più ricche d’Europa: lo stato di Firenze, la città-stato che in un cinquantennio avrebbe dato vita al Granducato di Toscana. Vespucci rappresenta le tradizioni, la cultura e la potenza economica di un’intera oligarchia mercantile. E’ un esploratore e mercante che intravede le prospettive di sviluppo economico legate alla scoperta del Mundus Novus. Firenze è la zecca del fiorino ed esprime la moneta aurea con il maggior peso economico in Europa. La sua forza si manifesta attraverso le sue banche come la più rilevante creditrice delle case regnanti d’Europa, ma non è soltanto la riserva del tesoro d’Europa, è anche la città che per prima, proprio durante la vita di Amerigo, trasforma l’arte e la cultura in valori economici esaltando mecenatismo e collezionismo. Vespucci si afferma quindi non solo come scopritore ma anche quale divulgatore dello spirito imprenditoriale fiorentino, ruolo che svolge prima a Parigi e poi a Siviglia come agente della casa Medici. Con le sue scoperte si pone al centro di una rivoluzione geopolitica ed è sottoposto a spionaggio da parte dei maggiori stati europei. Vespucci è infine, con Colombo, un innovatore delle tecniche di navigazione alla scoperta di incognite meraviglie economiche nei territori vergini del nuovo continente occidentale.